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vividarte
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Il mio intervento a Genova in contemporanea a quello di Roma organizzato da Francesco Amodeo, in sostegno della Grecia martoriata dalla UE 
fonte immagine: theflagshop.co.uk
Questo il testo che ho letto a Genova in sostegno della mobilitazione di Roma per la Grecia:
qui il video dell'intervento
Oggi i veri sovranisti, in tutta Italia a partire da Roma, si riuniscono per ricordare la Grecia devastata da quella che politica e informazione chiamano amabilmente austerità: l’impoverimento economico, produttivo e di diritti permesso dalla moneta unica voluta dalle élite finanziarie con la complicità di tutto il sistema politico.
Destra e sinistra virtuali ma sostanzialmente uguali, unite nel dividere la Nazione mentre eseguono i voleri di finanza e corporazioni globali, incarnati proprio dall’Euro che altro non è se non un vero e proprio sistema di governo.
L’Euro è l’arma della finanza che tramite la Banca centrale ed i mercati indebita gli Stati non più sovrani dando colpi devastanti a sistemi economici e sociali dei Paesi che lo adottato con la complicità delle rispettive classi politiche.
Dobbiamo ricordare che Monti descrive la Grecia come “il più grande successo dell’Euro”, alla faccia dell’impoverimento del suo popolo e dei bambini morti di austerità, ben 700 in più oltre la media degli anni pre-cura Bruxelles, alla faccia del 43% di aumento del tasso di mortalità infantile, alla faccia del 45% in più di suicidi e di altri “successi” del genere, per non parlare di porti, aeroporti ed altro ancora che lo Stato greco ha dovuto vendere a Cina e Germania.
Per capire che l’Euro è un metodo di governo teso a depredare e sottomettere le nazioni basta guardare la situazione ben migliore di quei Paesi che, pur facendo parte della UE non hanno adottato l’Euro: Danimarca, Svezia, Regno Unito, Polonia e altri che hanno mantenuto la sovranità monetaria possono difendersi meglio dalle pazzie dei mercati globali, senza rovinare i loro cittadini.
In questo panorama non dobbiamo dimenticare il lavoro di disinformazione dei media, ora tutti dalla parte del nuovo governo proprio perché ancor più etero diretto dalla UE del precedente.
La necessità di una profonda riforma del sistema informazione l’abbiamo proprio dal caso dei bambini morti in Grecia: l’illustre giornalista del Corriere Federico Fubini può permettersi di confessare tranquillamente e senza batter ciglio di aver tenuto nascosta la notizia dei bambini morti per non dare argomenti agli antieuropeisti, senza che l’associazione giornalisti dica qualcosa, senza dover rendere conto professionalmente del tradimento al Paese.
La necessità di liberarci della moneta unica e dal cappio delle élite si capisce dall’impudenza con cui illustri esponenti del Fondo monetario e della Commissione Europea ammettono i loro errori dicendo che, forse, con la Grecia hanno usato una mano troppo pesante, confessando di non aver considerato il “fattore umano” nell’equazione.
Ecco il volto peggiore della tecnocrazia e del sistema di banche, finanza, media e politica intenti a renderci sempre più dipendenti dai loro voleri.
La Grecia è stato un monito della UE per preparare le prossime spoliazioni materiali e umane giustificate dalle fandonie sul debito pubblico, impagabile e in gran parte illegittimo perché aumentato artificialmente dalla stessa UE a cui la classe politica non ha saputo dir di no.
Il prossimo Paese da spolpare sulla lista è il nostro che fa gola per le sue enormi ricchezze.
Oltre a questo e concludendo: se l’attuale governo riuscirà ad avere migliori condizioni e spazi di manovra dalla Commissione Europea sarà solo in cambio del sostegno italiano agli Stati Uniti d’Europa, oggi sempre più necessari agli anglo-americani nel confronto multipolare con Russia e Cina.
Tiriamoci fuori da questo destino e costruiamo in maniera chiara e trasparente un nuovo soggetto politico che intenda attuare veramente la nostra bella Costituzione.
Sarebbe il modo migliore di onorare i morti della Grecia e le migliaia di suicidi economici dovuti alla fine dello Stato di diritto.
8 settembre 2019
Questo il mio libro, un programma politico ispirato ai diritti umani
Edited by massimofranceschini - 25/12/2019, 18:36. -
Antoine.
User deleted
Se i paesi dell'€zona adottano l'€, quei paesi che non lo adottano, ma sono in €pa e aderiscono ai Trattati, non stanno in €zona ma nella U€. L€zona è composta da 18 nazioni che adottano l'€ come moneta unica; l'U€ da ventotto alcuni delle quali hanno moneta sovrana e Banca Centrale pubblica.
Edited by massimofranceschini - 16/9/2019, 10:46. -
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Certo, in effetti avrei dovuto scrivere UE, comunque ok, il concetto è chiaro, provvedo a correggere lo scritto.
Edited by massimofranceschini - 16/9/2019, 10:45.