MUSICA

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Interventi e discussioni varie sulla musica

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    fonte immagine: Flickr


    Facebook, 5 aprile 2019


    L'ignoranza in musica della nostra epoca è colossale, testimoniata dal fatto che, in buona sostanza, non si scriva più musica creativa e/o innovativa, che non segua orme già tracciate, da un bel pezzo.

    Ciò è dovuto in gran parte all'industria ed ai media.
    Ultimo esempio "il venerdì" di oggi, tutto teso a sostenere la cultura globalista e globalizzata attraverso la "musica", intitolando la rivista "italiani veri", riferendosi a Mahmood e compagnia bella.

    All'interno troviamo un articolo sulle star italiane nate negli States in cui si descrive Frank Zappa così:"... Fino al più eccentrico e misterioso di tutti: Frank Zappa, dotato di tanta identità italiana nella vita, quanto esteticamente legato alle radici più sofisticate della musica Usa, a cominciare dal jazz...".

    Chi conosce veramente Zappa capirà la superficialità e le "imprecisioni".

    L'ennesima conferma dei danni alla cultura causati dai media "generalisti" e dalla mancanza di una vera istruzione scolastica.



    Facebook, 23 dicembre 2017


    Per i parametri con cui l'autore della collana definisce il rock (Carlo Pasceri, Dischi da Leggere), Zappa è senza dubbio il paradigma del genere: nessuno più rock di lui!

    Con Zappa il rock esprime, virtualmente, tutta la sua capacità espressiva.

    Oltre a ciò lo metto fra i geni assoluti non perché abbia scritto opere "migliori" o più creative/innovative di altri, anche se ha fatto molto in tal senso, ma perché nessuno come lui, a mio parere, ci fa sentire la musica espressa da una dimensione assoluta di "gioco".

    La dimensione propria delle menti creative.

    https://m.facebook.com/story.php?story_fbi...354861464891821



    argomento: BATTERISTI MODERNI

    Visto che qualche commento positivo al fatto che si facciano riflessioni c'è, mi permetto di aggiungere un contributo del maestro e amico Carlo Pasceri, che ho informato dopo aver fatto il suo nome.

    Ripeto ancora che secondo me la cultura e la musica in particolare (forse più di altre arti), versano in gravissime condizioni.

    Credo che ogni occasione sia buona per favorire riflessioni scevre da partigianerie, spero di un livello più elevato delle chiacchiere da bar.

    Credo che una pagina di musicisti (premetto che io non lo sono), sia lo spazio giusto....quali altri senno?

    Le riviste specializzate sono piene di analisi superficiali, storiche e di veline delle aziende produttrici sull'ultimo ritrovato...

    Io do sempre per scontato che amiamo la MUSICA e penso che, al contrario di altri, i tentativi di analisi più profonda o diversa, siano sintomo di amore per la musica e di una ricerca che è, o dovrebbe essere, una cosa normale fra gli appassionati.

    Non voglio assolutamente farne questioni personali (come mi ha detto giusto 2 o 3 giorni fa un grande drummer e grande "battutaro" di Foligno: fra musicisti e appassionati non è bello parlare male degli altri e dei difetti... è come se io ti confidassi che mia moglie non mi fa più i p.....i, non si fa!)...

    Ahahahahah!...grandissimo...

    Tornando a noi dobbiamo capire che la batteria nella musica moderna è uno degli strumenti che la caratterizza maggiormente, perciò importante e cartina tornasole di tante cose.

    Io osservo che troviamo tanti strumentisti più o meno "bravi" e preparati, anche se c'è uno standardizzazione di gusti e pattern allucinante.

    Fra i batteristi invece, abbiamo a volte, se non spesso, dei "difetti" che apparentemente altri strumentisti non hanno, purtroppo proprio fra uno degli strumenti (l'altro è la chitarra elettrica), che caratterizzano la modernità.

    Ecco la mail che mi ha mandato Carlo:

    "....spesso tu porti giustamente avanti i difetti comuni dei batteristi di oggi, ossia i fondamentali requisiti di tiro, groove e precisione.
    Nella stima di un livello che sia quello oltre basico metterei , considerato pure che la batteria è uno strumento di supporto e complemento musicale, ricerca sonica, dinamica, l'invenzione di ritmi, e infine opportunità musicale (l'udizione strategica del brano nel suo insieme e quindi reazione ad esso, oltre la tattica del momento che trascorre nell'udire pure quello che stanno facendo gli altri).

    Infatti,quello che manca ai batteristi è:

    1) manca loro la varietà di suoni assoluti (hanno tutti dei suoni simili), cioè oltre il suono che deriva da come si tocca uno strumento, difettano nella caratterizzazione di risonanze date da tamburi e piatti che siano di misure e materiali diversi (perciò strumentazione più fantasiosa),e/o semplicemente assettati in un certo modo.
    Da non dimenticare pure l'enorme offerta di manipolazione elettronica sonica da più di 30 anni a questa parte, con riverberi, echi, chorus, suoni rovesciati e così via, (invece usano solo il compressore, sic!);

    2) il suonare forte-piano sia nel micro (nei singoli colpi o passaggi) sia nel macro (nello svolgimento dei pezzi), difatti suonano"piatti";

    3) il ricercare e realizzare ritmi (che non siano quelli banali e di maniera dei vari stili e generi musicali), e quindi "fare musica" in modo un po'più intellettuale;

    4) la reazione alla musica (suonano "a memoria", sono praticamente "sordi").
    Ovviamente se presi in esame dei batteristi professionisti, magari pure di nome, se non delle stelle di prima grandezza, o addirittura semidei come Colaiuta, e venisse meno anche solo UNA di queste caratteristiche, sarebbe cosa grave; ma quando in sostanza TUTTE non sono presenti, addio...
    "

    Spero che questi contribuiti siano utili e apprezzati. Buona musica a tutti!



    argomento: SIGNIFICATO E PERCEZIONE DELLA MUSICA

    Sono d'accordo con Carlo (Pasceri) sulla causa insignificante... l'effetto invece è significante o significativo, per il terminale ricevente la causa.

    Una significanza che solo lui, forse, può descrivere dal suo punto di vista e su cui poi possono focalizzare discussioni, comunanza di sentimenti e intenti... così nascono le mode e i luoghi comuni.

    Ciò che mi preme sottolineare è la particolarità e unicità della musica, anche rispetto alle altre arti.

    E' per certi versi la più astratta (e affascinante) e proprio per questo la più soggetta a commenti, pareri, discussioni ecc. ecc.

    Inoltre, proprio perché astratta, lascia il ricevente sostanzialmente libero, a volte "in balia" di immagini, sensazioni, elucubrazioni... un vuoto pieno di "cose"... fra le più disparate e impreviste.

    Ora, dato che viviamo in un'epoca in cui il pensiero non va così di moda, in cui abbiamo paradossalmente tante meno "certezze" di un tempo... in cui "la grande sconosciuta" nella cultura umana, la MENTE, fa sentire sempre più il peso della sua indeterminazione... ecco che diventa difficile, scomodo e arduo passare tempo ad ascoltare MUSICA STRUMENTALE... è scomodo... ti mette davanti un "vuoto"...



    Edited by massimofranceschini - 10/1/2020, 17:30
     
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