TASSE, DENARO, POLITICA, DIRITTO, LIBERTÀ

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Occorre un percorso di liberazione sociale ed economica

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    il mio libro, un programma politico ispirato ai Diritti Umani, con delle linee guida utili


    La questione che vorrei porre in discussione a chi ne sa più di me è la tassazione.

    Le mie conoscenze in materia economica sono molto parziali e limitate, ma la "filosofia" rivolta ad un'attuazione dei 30 Diritti Umani mi spinge comunque ad affermare che la "scienza economica" è stata assai "complicata" e che le tasse sono dannose socialmente ed economicamente, sono un vero e proprio "ladrocinio" compiuto da parte delle amministrazioni nei riguardi della società civile produttiva.

    Credo che uno stato sovrano possa eliminare la tassazione (o almeno gran parte di essa lasciando la residua leva fiscale per incentivare comportamenti socialmente virtuosi, controllare inflazione ed altri parametri) ove fossero presenti le seguenti condizioni e concezioni, da creare con una cultura ed una politica adeguate e con le necessarie modifiche sull'interpretazione della Costituzione e/o della Costituzione stessa:

    i. sovranità monetaria, economica e di bilancio;

    ii. annullamento dei trattati che opprimono il nostro Paese;

    iii. libertà di spesa pubblica per creare i servizi garantiti dai Diritti Umani e dalla Costituzione;

    iv. ri-statalizzazione dei settori pubblici più importanti e che soprattutto in mano ai privati mettono la società civile sotto il dominio di lobby multinazionali e di organismi privati, proprio come avviene oggi;

    v. raggiungimento della piena occupazione;

    vi. definizione di uno stipendio minimo garantito e indicizzato (di entità tale da garantire un degno tenore di vita al lavoratore ed alla sua famiglia); il privato italiano e straniero non potranno abbassare tale trattamento pena la decadenza del diritto ad operare economicamente e produttivamente sul territorio nazionale.

    Con la completa sovranità monetaria e libertà di spesa/investimento lo Stato potrebbe perseguire la piena occupazione, servizi sociali garantiti a tutti e di ottimo livello, infrastrutture libere, una sistemazione del territorio e dei beni patrimoniali e culturali della Nazione, un nuovo orgoglio Nazionale basato sulla dignità, sulla libertà e sulla responsabilità del cittadino.

    Se capiamo che i Diritti Umani e lo Stato di Diritto dovrebbero proteggere il singolo e la collettività da ogni prevaricazione od atto distruttivo che ognuno dei due enti possa compiere sull'altro.

    Se capiamo che ogni essere umano, e quindi ogni cittadino libero e responsabile, contribuisce alla Nazione con la sua intelligenza, il suo operato, il suo lavoro, la sua impresa e la sua vita.

    Se capiamo che il denaro ora sotto il controllo di enti privati è mezzo di controllo e di dominio al pari di quanto lo sono i servizi segreti e le armi.

    Se capiamo che il denaro è una mera infrastruttura che permette gli scambi umani e quindi l'economia.

    Credo sia dovere della miglior cultura politica e sociale prospettare un quadro operativo per il graduale raggiungimento degli ideali e degli obiettivi qui espressi, affinché le tappe e le tecnicalità necessarie non possano deviare dall'obiettivo da raggiungere:

    uno Stato Libero del Diritto e del Cittadino che realizzi gli ideali fondamentali espressi dai Diritti Umani e dalla Costituzione, non più derogabili e non più sottomessi agli interessi privati, ad un'economia da una parte schiava delle lobby dall'altra libera per le stesse e la finanza.

    Sono certo consapevole che il percorso per perseguire ciò si scontra con interessi privati, meccanismi economici nazionali, europei e globali, con il "mercato" globale, con logge e circoli privati che tengono in mano l'Occidente.

    Ritengo altresì inderogabile affermare e perseguire quanto qui espresso, per onestà intellettuale e dignità di uomo e cittadino.

    Credo che ogni meccanismo economico e sociale debba e possa essere governato per raggiungere gli scopi suddetti, pur con le eventuali e certamente necessarie gradualità, che dovranno rispettare innanzitutto la libertà e la consapevolezza della società civile tutta, ora a digiuno dei concetti qui espressi anche a livello istituzionale ed universitario.


    25 giugno 2017


    Edited by massimofranceschini - 7/11/2018, 12:50
     
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