IL RISVEGLIO DEL PAESE È BEN ALTRA COSA

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Non basta un NO ad una riforma ingiusta e ad un premier arrogante

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    il mio libro, un programma politico ispirato ai Diritti Umani


    La vittoria del “NO” al referendum lascia intatti i problemi dell’Italia, in primis proprio quelli relativi alla Costituzione, a seguire quelli dello Stato di Diritto, della prassi politico-istituzionale e di governo, del Paese.

    1. La Costituzione è sostanzialmente inattuata nella sua prima parte, le numerose modifiche apportate alla seconda parte nel corso degli anni non avevano lo scopo di farlo o non ci sono riuscite.

    2. Lo Stato di Diritto non sta “funzionando”, non sta garantendo le libertà e le responsabilità individuali, sociali, istituzionali ed amministrative che avrebbero dovuto caratterizzare un paese moderno.

    Non sta garantendo il potenziale accesso di ogni libero cittadino all’amministrazione. Non sta garantendo la necessaria trasparenza che una democrazia liberale dovrebbe avere.

    3. La politica è in mano ad una casta oligarchica di burocrati al servizio delle lobby, che tramite loro governano veramente e che stanno impoverendo la cittadinanza ed il tessuto economico del Paese, depredandolo delle migliori forze e proprietà, private e pubbliche.

    I politici “preposti” dalle lobby, finanziaria in primis, sono distribuiti in tutti gli schieramenti; molti dei nuovi sono “fagocitati” in vari modi e per vari scopi, i pochi potenzialmente “liberi” non sono messi in grado di avanzare e finiscono per essere “stritolati”, inglobati o ridotti a più “miti consigli” dal sistema politico-mediatico.

    Da troppo tempo il governo non si “limita” a governare ma sostanzialmente assume su di sé la funzione legislativa che dovrebbe appartenere al Parlamento.

    Il sistema elettorale è inquinato da troppo tempo da concetti “maggioritari” che impediscono una vera rappresentanza del paese in sede legislativa e amministrativa. Ciò è permesso dall’idea che non sia possibile raggiungere una “governabilità” fra diversi.

    4. L’apparato formato dall’insieme del complesso burocratico e dalla maggior parte dei media serve gli stessi padroni a cui risponde la politica ed è in grado di condizionare la stessa in maniera strutturale.

    5. La Presidenza della Repubblica, la Corte Costituzionale e le altre Corti ed il complesso della Magistratura hanno evidentemente rinunciato a svolgere il ruolo di garanzia della Costituzione, soprattutto per quanto riguarda la sua prima parte.

    Sono quindi generalmente “complici”, tranne casi sporadici, dei problemi sin qui elencati.

    6. I trattati internazionali sin qui stipulati determinano la perdita delle più importanti sfere del diritto, le cosiddette sovranità: nazionali, politiche, economiche e monetarie.

    Data la situazione, il cambiamento del “sistema” qui descritto dovrebbe passare dall’azione organizzata e consapevole di un nuovo soggetto politico post ideologico, unicamente ispirato dai valori dei Diritti Umani che la Costituzione esprime nella sua prima parte.

    Il nuovo soggetto dovrebbe nascere dalla società civile e qualificarsi immediatamente nella consapevolezza del sistema qui descritto, esprimendo prassi politiche coerenti con i valori qui auspicati, valori che dovrebbero essere nel dna di qualsiasi democrazia.

    Tale soggetto dovrebbe elaborare un disegno politico-amministrativo in cui sia possibile il buon governo negli interessi dei cittadini, rispettandone inoltre la proporzionalità degli intenti e schieramenti.

    Ciò sarebbe possibile rafforzando i paletti entro cui la politica ed il governo dovrebbero operare espressi nella prima parte della Costituzione e nei Diritti Umani, e rafforzando un controllo civile, giuridico e costituzionale sulla politica e sul governo.

    Il mio contributo ideale a questi auspici è sintetizzato nel programma politico linkato in alto, che andrà a far parte di un volume più completo sui Diritti dell’Uomo di prossima pubblicazione.

    Qualsiasi attenzione data all’attualità politica, alle dispute fra fazioni, al cosa fare nell’immediato, alla disputa su nomi e “maggioranze” senza tener conto dei problemi e delle necessità qui espresse, sarà un regalo al sistema che ci sta stritolando.


    5 dicembre 2016


    Edited by massimofranceschini - 8/11/2018, 18:49
     
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