NEURO-ABERRAZIONI

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Fermiamo le aberranti ed inquietanti applicazioni della tecnica

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    una delle riflessioni che porterà a questo programma politico ispirato ai Diritti Umani


    Non è la prima volta e non sarà certo l’ultima, che scrivo con l’intento di mettere in guardia dagli abusi nei confronti dell’essere umano da parte di una “scienza scientista”.

    Non smetterò di farlo finché non si determinerà una linea invalicabile di “non intervento”.

    Sembra stia parlando di guerra, vero?

    Un po’ è così, ma è una guerra particolare.

    Inizio riportando per intero un trafiletto tratto da “Sette” del 25 luglio 2014.

    LSD: LA RICERCA LO RISCOPRE

    Albert Hofmann, il chimico svizzero che scoprì l’Lsd e la psilocibina, credeva che queste droghe psichedeliche sarebbero state utili nel trattamento delle malattie mentali.

    L’azienda farmaceutica per cui lavorava, la Sandoz, inviò alcuni prototipi di farmaco a medici di tutto il mondo per la sperimentazione negli Anni 50 e 60.

    In seguito, però, l’uso farmacologico di queste droghe venne abbandonato e la maggior parte delle ricerche è stata fermata.

    La rivista scientifica Science rivela ora che neuroscienziati e ricercatori stanno riscoprendo le droghe psichedeliche per la loro capacità ineguagliata di modificare il modo in cui il cervello elabora le informazioni, e li stanno studiando come possibili trattamenti per depressione, dipendenza, ansia, cefalea a grappolo, e altri disturbi.

    Ma questo”, conclude Sciencerimane un settore controverso, e gli scienziati che studiano questi farmaci devono affrontare molte questioni problematiche”.

    Fra le “molte questioni problematiche” ce ne sarà certamente qualcuna di ordine “tecnico”, ma a noi interessano quelle di ordine ETICO: non ho percezione che le stiano affrontando e nessuna istituzione dice sostanzialmente niente!

    Dietro la “libertà alla ricerca” si celano ipocritamente interessi miliardari e di altro tipo, ad esempio “controllo sociale”, di un’industria farmaceutica che ha fatto perdere da un bel pezzo la vera missione alla medicina stessa.

    Ormai sono aziende che investono molto in marketing, solo interessate a mantenere e aumentare i pazienti; ecco perché penso che questo tipo di servizi debbano essere seriamente controllati se non statalizzati, allo scopo di armonizzarli finalmente ai nostri diritti umani.

    Ad aggravare il problema, che riguarda peraltro tutti i settori della ricerca farmaceutica, è proprio l’ambito qui interessato: il cervello.

    Un “quadro comandi” così complesso, sensibile e dotato di enorme plasticità a seguito di input psico-socio-culturali-alimentari, quindi determinata dall’individuo stesso, trattato al pari di altri organi nonostante la sua importanza, centralità e complessità.

    I signori “neuro-psico qualcosa” ci giocano irresponsabilmente, senza alcuna remora di ordine etico.

    Consultate questi altri miei documenti in cui illustro varie aberrazioni di una parte del mondo “scientifico”, ormai assoluto padrone della nostra cultura secolare e sostanzialmente materialista.

    Il pressoché totale silenzio degli umanisti ha reso possibile questa subalternità culturale allo scientismo dilagante:

    PENSIERO SCIENZA E DIRITTI UMANI
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5283410

    E' POSSIBILE E AUSPICABILE UN'ETICA PER LA RICERCA?
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5283358

    PERLE DI SAGGEZZA
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5283351

    QUALE FUTURO PER I DIRITTI UMANI?
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5282902

    IL BUCO NERO DELLE NEUROSCIENZE
    #entry22075330

    Credo sia ora di far sentire a livello istituzionale la voce della cultura umanista, al fine di “contenere” e delimitare non certo la ricerca, ma almeno ogni tipo di applicazione diretta al centro del nostro essere biologico.

    Solo una cultura ecumenica e complementare in cui i vari saperi si integrino allo scopo di conoscenza, benessere e vero aiuto, sarà in grado di proteggerci dall’annichilimento della nostra identità e dalla perdita definitiva dei nostri diritti umani.


    9 agosto 2014


    Edited by massimofranceschini - 1/3/2020, 18:51
     
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