IL COPIONE USURATO DEI MEDIA DI REGIME

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Decifriamo la "confezione" mediatica della realtà

    mannoia
    fonte immagine: Civonline


    Il critico televisivo e di costume del Corriere della Sera Aldo Grasso ci diletta spesso con argute “reprimende” e ironici commenti, con cui si prende cura del personaggio di turno che ritiene “degno” della sua attenzione.

    Il 22 novembre scorso è toccato subire i suoi strali, questa volta assi deboli, a Fiorella Mannoia, con un fondo dal titolo “Il copione usurato della cantante radical”.

    Si parla dell’attacco terroristico del 13 novembre a Parigi e Grasso rimprovera alla cantante di non credere alle notizie della “stampa ufficiale”, di straparlare e cercare “alibi reconditi”.

    La accusa di addossare la responsabilità degli attacchi all’Occidente riportando la seguente frase della cantante: “Non voglio difendere quei vigliacchi che fanno attentati, anzi. Io sono molto impaurita… Ma non sono vittime anche i civili morti durante i bombardamenti fatti dagli Usa o da altri Paesi occidentali?”.

    La accusa inoltre di mettere in discussione l’“intoccabile” Oriana Fallaci, un sacrilegio compiuto da Fiorella in questo modo: “Esaltarla oggi è un mezzo per fare propaganda elettorale. Non è che siccome una sia stata una grande giornalista e una grande scrittrice avesse capito tutto”.

    L’esponente della “stampa ufficiale” inizia il suo articolo affermando che in questi casi sarebbe “…meglio non cercare verità nascoste, ma… dire verità palesi”, ed alla fine emette la sua sentenza lapidaria per l’accusata: “Credere di parlare a nome delle vittime e dei poveri, solo perché si è vittima delle povere idee”.

    Penso che lo stimato critico abbia lui sì usato delle povere idee in un “copione usurato” assai praticato, all’occorrenza, dai media “ufficiali”.

    Un copione di retorica stantia che non fa certo onore alla professione giornalistica.

    A ben vedere le domande della cantante sono assai pertinenti e centrate: come si fa a non tenere conto nell’equazione della crisi con il mondo arabo del peso che hanno le centinaia di migliaia di morti civili causati dalle nostre bombe?

    Come può un giornalista serio non tenere conto di ciò e non ricordare le menzogne di varia natura con cui la politica occidentale, spalleggiata da quei “media ufficiali” di cui è esponente, giustificava l’esportazione della democrazia”, mentre in realtà giocava al risiko mondiale del controllo di territori e ricchezze?

    Non sono forse queste le vere e oggettive “verità palesi” che ogni giornalista serio e non di “regime” dovrebbe evidenziare?

    Come si può non notare l’assenza di inchieste sui miliardi che l’occidente guadagna con la vendita delle armi che poi si rivoltano contro la nostra gente?

    A quando serie indagini su chi finanzia l’Isis, su chi ci fa affari sottobanco mentre dovrebbe combatterlo?

    Inoltre, come può non vedere l’uso strumentale della Fallaci da parte di vecchi e nuovi “ducetti” e non tenere conto che l’Italia è purtroppo la patria del fascismo?

    Dobbiamo forse sospettare che il suo articolo sia stato dettato da un corporativo eccesso di difesa per ciò che l’artista ha detto sulla stimata collega?

    Come mai i “media ufficiali” si concentrano soltanto sullo sdegno, certo sacrosanto per atti terroristici, e non vanno mai più a fondo?

    Credono forse che noi siamo i “buoni assoluti” e i cattivoni siano tutti gli altri?

    Ci stanno dicendo che i morti civili non sono innocenti da entrambe le parti?

    E’ questa la filosofia che vogliono propinarci?

    E se è questa a quale scopo?

    Evidentemente coprire traffici miliardari e farci digerire sempre maggiori perdite di libertà, di sovranità e di sopravvivenza economica, morale e spirituale, altrimenti non riesco a spiegare la tanta irrazionalità nell’affrontare la questione da parte della maggior parte di giornali e tv.

    E’ ora di capire che fra le lobby del terrore i “media ufficiali” hanno il loro posto d’onore.


    29 novembre 2015

    Sul ruolo dei media ho scritto anche questo: https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5282938

    Nel mio libro linee guida per dei nuovi media pubblici: www.ibs.it/linee-guida-per-attuazi...toryId=60178548


    Edited by massimofranceschini - 5/1/2019, 15:18
     
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