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vividarte
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- Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità
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Occorre capire come controllarla, prima di esserne completamente controllati
fonte immagine: Flickr
Riguardo l'intelligenza artificiale è urgente sensibilizzare la società civile sulla necessità di una ferrea regolamentazione ispirata da un necessario nuovo umanesimo, al pari di quella da me auspicata per l'industria farmaceutica e per la ricerca e la manipolazione di tutto ciò che concerne la vita e la nostra identità psico-biologica.
A questo proposito vedere il capitolo "TEMI ETICI" del mio nuovo libro e praticamente tutto il primo.
Tali ambiti sono oggi fortemente messi in pericolo per scopi militari e di controllo sociale che niente hanno a che vedere con la nostra salute.
Alle perplessità più immediatamente "comprensibili" riguardo l'intelligenza artificiale e l'automazione nel mondo del lavoro, occorre aggiungerne altre forse più decisive per il futuro e la libertà umana.
Per quanto riguarda il lavoro credo non sia scontata l'equazione più macchine/meno lavoro, a patto di riappropriarci dei nostri destini e sovranità culturali, scolastici e, certamente, monetari.
Ritengo il LAVORO nell'accezione più larga del termine un valore assoluto, anche se non mi dispiacerebbe un mondo del lavoro liberato dalle mansioni meno "creative", seppur non meno degne, a patto che sia questa una vera liberazione verso obiettivi volti a valorizzare le regioni più alte e creative che albergano in tutti noi, quando messi in grado di esprimere la nostra unicità.
La cosiddetta "A.I." pone il problema del CONTROLLO.
Problema che va a braccetto con quelli della libertà, della responsabilità e dello "scientismo tecnicista".
Fra le tendenze moderne ne abbiamo due fra le più inquietanti: la prima è atta a limitare le nostre libertà e responsabilità, lasciando però alcuni soggetti liberi di esercitare influenze e prerogative inquietanti, la seconda tesa a descrivere l'umanità come composta da individualismi irresponsabili e fondamentalmente egoisti.
Queste tendenze sono alla base delle ingiustizie moderne e di una visione delle scienze sociali, anche economiche, pervase da un freddo e cinico "calcolo" utilitaristico.
Queste tendenze sono il frutto della cosiddetta "perdita di valori" a cui è giunta la nostra civiltà laicista e scientista.
La cultura moderna tende a sostituire valori ed a rispondere alle istanze umane privilegiando tutto ciò che ha un sapore di resa ideale di fronte all'apparente materialità dell'esistenza, fornendo visioni ed obiettivi permeati da una fredda ed automatica tecnicalità.
La tecnologia, il nuovo Dio cui prostrarsi, sta prendendo sempre più il sopravvento su ogni altro aspetto dell'esistenza e delle idee.
Riflettiamo su come controllarla e volgerla al bene di ogni individuo, prima che il suo ultimo e più inquietante volto "artificialmente intelligente" decida che l'uomo non sia abbastanza degno o affidabile per sopravvivere.
8 novembre 2016
nel mio libro linee guida opportune
Edited by massimofranceschini - 19/11/2018, 18:59.