PER UN PROGRAMMA POLITICO-OPERATIVO UMANISTA E SOVRANISTA

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Occorre creare un “prodotto” da lanciare sul mercato politico

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    fonte immagine: www.4polo.it/


    La situazione socio-politica dell’Occidente attuale è, più o meno e brevemente, la seguente:

    i. un “sistema di lobby transnazionali private” che condiziona pesantemente la vita, la politica, l’economia ed i rapporti internazionali attraverso una progressiva ed inarrestabile demolizione delle sovranità nazionali, dei diritti del lavoro, della sana economia produttiva e dei Diritti dell’Uomo;

    ii. un attacco alla dignità ed all’integrità psico-biologica dell’uomo da parte del materialismo imperante e da parte di un conseguente “laicismo ideologico”, sfociati in un perverso “tecnicismo” che ha ormai “plagiato” gran parte delle culture umane e sottomesso la scienza e la ricerca ai soli fini di controllo e dominio privati;

    iii. sfiducia e disaffezione dei più per la democrazia, dovuta al punto (i);

    iv. sfiducia generalizzata per la possibilità di un’amministrazione trasparente, democratica e dalla parte dell’uomo, del cittadino e della società civile;

    v. rassegnazione dei più allo status quo;

    vi. rifiuto dell’impegno politico-sociale da parte dei più dovuto alla rassegnazione e/o all’ignoranza e/o disinformazione/informazione deviata indotte dai sistemi scolastici e dai media al servizio del “sistema” di cui al punto (i);

    vii. “collaborazionismo” più o meno consapevole di gran parte dell’elettorato con lo status quo e la politica mainstream destra/sinistra/centro/giustizialista, dettato dalla “paura del presente e del futuro”;

    viii. finte opposizioni destra/sinistra/giustizialista/varie che mirano solo a raggiungere qualche poltrona e/o consensi a qualche “solito noto”;

    ix. una possibile vera opposizione frantumata/variegata che possiamo chiamare “sovranista”.

    Sul “sovranismo” ho già scritto qui, ma ci sarebbe molto altro da dire.
    Intanto concordo molto con quanto scrive qui Ernesto Pertini di “4polo” in risposta a questo articolo di Stefano D’Andrea, e stendo un velo pietoso sulla risposta data da quest’ultimo nell’articolo stesso.
    Che occorra serietà, impegno e numeri non v’è dubbio; aspettare, ma in sottotraccia dubitare che altri siano capaci o all’altezza senza mettersi immediatamente ad aiutare, risulta umanamente indigesto.
    Ammenoché non si pensi che le ragioni della fretta del Pertini siano insussistenti, nel qual caso saremmo di fronte ad un caso di cecità.

    Una vera opposizione al sistema suddetto deve necessariamente partire dalla società civile e coagularsi intorno ad un PROGRAMMA POLITICO-OPERATIVO UMANISTA E SOVRANISTA, che si “sveli” come immediatamente rispondente ai punti sopra citati ed alle esigenze “umanistiche” della nostra epoca che sarebbero:

    a. rimettere al centro la dignità, l’integrità, la responsabilità e la libertà dell’uomo e di tutte le sue espressioni individuali, culturali, sociali, creative, imprenditoriali, come auspicato dai 30 Diritti Umani;

    b. proteggere la famiglia (indipendentemente dalla sua formazione) in quanto nucleo fondante e perpetuante del genere umano;

    c. ri-nobilitare il concetto di Nazione come comunità in cui gli uomini si legano per nascita e/o fratellanza;

    d. rivalutare lo Stato di Diritto come entità giuridica guidata dai Diritti Umani Universali e trasparente “macchina amministrativa” al servizio della società civile e del cittadino.

    Queste grandi linee di programma politico-operativo-amministrativo non sono certo sufficienti.
    Dovrebbero includere il “cosa faremo esattamente ed in quale sequenza” una volta giunti al governo del Paese o giunti in Parlamento in posizione non maggioritaria, per le seguenti aree e per il progressivo raggiungimento dei seguenti obiettivi:

    1. trattati ed accordi che coinvolgono/costringono il Paese in attività militari e di occupazione anticostituzionali e che determinano la decadenza delle sue sovranità politiche e militari;

    2. sovranità politica, economica, finanziaria, monetaria e di bilancio;

    3. perseguimento della piena occupazione e definizione di uno stipendio minimo garantito ed indicizzato che sarà vietato ridurre, permessi dal raggiungimento delle sovranità di cui al punto (2);

    4. completa detassazione di ogni settore/attività, permessa dal punto (2), al netto di una residua leva fiscale atta all’incentivazione/disincentivazione di comportamenti socialmente virtuosi/distruttivi ed al controllo dell’inflazione e di altri parametri;

    5. ri-statalizzazione trasparente e controllata dalla società civile di tutte quelle attività/settori che oggi sempre più in mano a lobby private determinano una distruzione di sovranità, diritti e libertà;

    6. definizione di leggi e regolamenti che soggetti privati di natura commerciale nazionali od esteri operanti nel nostro territorio dovranno seguire, che impediscano ai soggetti stessi di acquisire posizioni atte ad ostacolare una sana concorrenza;

    7. riqualificazione e salvaguardia del territorio e di tutti i beni artistici e culturali del Paese;

    8. modifiche costituzionali atte a ripristinare lo spirito della costituzione originaria ed a potenziarne l’effettiva attuazione dell’Art. 2 relativo ai diritti/doveri dell’uomo in ogni ambito sociale, culturale e lavorativo; atte anche ad aggiornarla per salvaguardare la vita, la sovranità e la libertà del Paese dai moderni pericoli/fenomeni qui espressi;

    9. modifiche all’assetto politico/istituzionale atte ad impedire che i Diritti dell’Uomo e la Costituzione stessa siano non attuati o violati da leggi, regolamenti e costumi che non trovano un immediato stop da parte degli organi costituzionali.

    I passi attuativi del PROGRAMMA POLITICO-OPERATIVO UMANISTA E SOVRANISTA qui auspicato dovranno essere ben delineati nella loro sequenza; dovrebbe anche essere delineata la “scala di priorità” e la “scala di attuazione progressiva” che in ogni settore si intende seguire, onde raggiungere concretizzazioni anche parziali del programma su cui poter costruire eventuali e necessarie alleanze politiche.

    Avremo così un “prodotto” da lanciare nell’agone politico su cui raccogliere consensi ed adesioni.

    La politica è, di fatto, assimilabile ad ogni altra attività umana: c’è un bisogno, si crea un prodotto che lo soddisfi, si pubblicizza e si “vende”, che nel nostro caso significherebbe consenso e partecipazione.

    Lottiamo contro entità e poteri talmente forti, per quanto aberrati, aberranti ed inefficienti, da far impallidire gli imperatori del passato.

    Non abbiamo finanziamenti e spazi sui media mainstream, se non partiamo almeno da una “costruzione” valida da far conoscere e su cui raccogliere consensi e adesioni come pensiamo di poter contrastare tali entità?

    Aspettiamo che l’aberrazione e l’inefficienza ci facciano sprofondare nella guerra definitiva o nel “Regime di Controllo Globale” prossimo venturo?

    Diamoci da fare e costruiamo il PROGRAMMA POLITICO-OPERATIVO UMANISTA E SOVRANISTA.
    Questo il mio contributo, un programma politico ispirato ai Diritti Umani.


    29 giugno 2017


    Edited by massimofranceschini - 7/11/2018, 12:08
     
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