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vividarte
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- Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità
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Un dilemma da risolvere al più presto
uno degli articoli che porterà a questo libro, che è un programma politico ispirato ai Diritti Umani
Presi da problemi economici e di integrazione fra popoli ed etnie, sembriamo dimenticare la prima obiezione alla nascita dell’Euro.
Essa giustamente faceva notare che si tentava di creare un’unione politica attraverso la moneta, mentre gli stati che l’avrebbero formata uniti non erano affatto, se non per una generica appartenenza alla democrazia liberale.
Troppe divisioni culturali, linguistiche, economiche e amministrative.
Ovviamente lo scambio economico e culturale è enorme fra i paesi della zona Euro ma, come stiamo osservando, l’integrazione politico-economico-amministrativa era del tutto prematura, e certamente per ora non più auspicabile, se non a determinate condizioni.
Viviamo un’era in cui l’economia, ma io direi l’economicismo, e la finanza globale stanno mettendo in secondo piano tutti gli altri bisogni individuali, culturali e sociali.
L’ipocrisia della classe politica tutta ha causato la svendita delle libertà conquistate e dei Diritti Umani fieramente espressi nel 1948, alle lobby transnazionali che di fatto governano il mondo e la nostra vita.
L’ipocrisia di cui parlo non è ideale, il lungo travaglio della Dichiarazione Universale Dei Diritti Umani ha le sue fondamenta nelle istanze più positive ed “ecumeniche” di tutte le culture umane, filosofiche, religiose, scientifiche.
L’ipocrisia di cui parlo è il risultato della corruzione che le lobby di interessi finanziari, energetici, farmacologici, alimentari, militari e mediatici svolgono da sempre sulle classi politiche mondiali.
Si dice che l’Europa stia garantendo uno dei periodi di pace più lunghi della storia, ma è ora di ricordare il detto che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, si fa solo quando necessita a chi se ne avvantaggia.
E’ in atto ormai da decenni una guerra che consiste nell’erodere diritti conquistati, stili di vita acquisiti, proprietà individuali e nazionali, speranze di giustizia, di fratellanza e integrazione fra i popoli.
La guerra è fra le lobby di interesse cui accennavo prima e i popoli delle nazioni, le armi con cui si combatte sono cessione della sovranità monetaria, speculazione finanziaria, tassazione di lavoro e impresa, piccoli e grandi conflitti di varia natura, terrorismo politico anche se mascherato da religione con la conseguente e “necessaria” paura veicolata dai media.
L’ipocrisia è quindi della classe politica che mai veramente mette in discussione la verità e la natura di questa guerra, ma esegue il “compitino” di depredare, allarmare, illudere e controllare le popolazioni.
La naturale e necessaria cessione di sovranità verso l’organizzazione amministrativa dello Stato, che l’individuo compie per garantirsi regole e sicurezza entro cui esprimere vitalità ed estro creativo/produttivo, diventa svendita di diritti e futuro se operata a favore di entità sovranazionali che fanno solo il gioco delle lobby.
I bei principi e speranze sull’Europa che gli spot televisivi ci raccontano, resteranno un miraggio fino a quando gli Stati Nazionali non avranno compiuto il salto evolutivo di creare una vera amministrazione socio-economica ispirata ai trenta Diritti Umani.
Stiamo correndo il rischio di consolidare un mostro giuridico di trattati asfissianti e antisociali, la prossima e mai scongiurata guerra di medio/grandi dimensioni renderà impossibile tornare indietro, servirà solo a istituire un regime e una polizia sempre più opprimenti.
Fermiamoci e riflettiamo, finché siamo in tempo.
25 gennaio 2015
Edited by massimofranceschini - 12/11/2018, 16:23. -
Aniello Pennacchio.
User deleted
bitcoin o moneta economica universale saranno agevolate dalla politica di investimento, i rapporti umani sono in disuso e pilotati da nevralgie neuroidistoniche di comunicazione collettiva, la politica ha necessità di raccogliersi al comune denominatore di sopravvivenza . -
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Certo, concordo.
Sui bitcoin e monete elettroniche varie avrei delle riserve, almeno fin quando la tecnologia sarà asservita alle lobby, finanziaria in primis..