SOVRANISMO: IL NUOVO NEMICO DELLA POLITICA DI SISTEMA E DEI MEDIA

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Dobbiamo uscire dalle appartenenze e trovare il denominatore più ampio, giusto e razionale

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    il mio libro, un programma politico ispirato ai Diritti Umani


    Il sistema politico-mediatico vigente sembra avere un nuovo nemico: il cosiddetto “sovranismo”.
    Come possiamo constatare dalla lettura di questo interessante articolo, il sovranismo è assunto soprattutto a destra, ma anche a sinistra.

    A destra sembra sia un termine più confacente agli umori e tradizioni “nazionaliste”, ad una parte della sinistra sembra un’occasione per recuperare consensi persi in decenni di politiche in favore della finanza globale, mascherate da un’ideologia “globalista”: probabilmente la versione “moderna” e “presentabile” del vecchio “internazionalismo” socialista.

    Io auspico un “sovranismo post ideologico” comprensibile e condivisibile dai più, dove sia bandito ogni rimando ad ideologie e prassi passate.

    Il necessario comun denominatore di questo sovranismo dovrebbe essere l’insieme dei valori umanisti presenti nei 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
    Tali valori sono incarnati nelle migliori costituzioni nazionali, aspettano solo di essere finalmente attuati.

    Il sovranismo post ideologico già esiste in potenza, nel sentire più o meno “conscio” di molti, diviso però in un variegato caleidoscopio di gruppi e associazioni molto simili fra loro.
    Questi gruppi sono purtroppo esposti all’azione ideologizzata nella prassi e nei contenuti di quelli provenienti dai vecchi schieramenti, o di quelli che non aspettano altro che poter “cavalcare” il movimento per eventualmente agganciarlo al giogo di qualche “solito noto”.

    Ecco allora che il “sovranista di sinistra” non riesce fino in fondo ad esprimere un concetto politico liberale ed umanista al contempo, perché lo confonde con “liberista”: tende a costruire politiche “redistributive” in cui alla fine ci saranno tasse, tasse, e ancora tasse.

    Dall’altro capo abbiamo il “sovranista di destra” che non riesce a smarcarsi completamente dal passato, per capire che l’odio indirizzato verso l’altra parte o verso l’immigrato non fa altro che il gioco delle lobby e che all’atto pratico favorirà misure autoritarie e illiberali prese dal duce di turno.

    Tutti i sovranisti sembrano capire, più o meno, che è ora di mettere un freno all’oligarchia trasnazionale delle lobbies che governa veramente il mondo, ma non riescono ancora ad essere veramente efficaci perché incapaci di smarcarsi dalle tare e dai furori delle ideologie.

    Due sono le vittime del sistema di potere attuale: il cittadino e lo Stato.
    Il cittadino perché sempre più esposto a forze incontrollabili che giorno per giorno gli stanno sottraendo diritti che pensavamo acquisiti.

    Lo Stato in quanto emanazione amministrativa in cui la comunità di cittadini si dovrebbe riconoscere e di cui dovrebbe servirsi, ora in mano ad una burocrazia politica funzionale al sistema lobbistico internazionale.
    Tale burocrazia si serve dei cittadini, delle imprese e dell’organizzazione amministrativa stessa per favorire interessi esclusivamente privati.

    Per uscire da tutto ciò occorre costruire un soggetto politico libero e trasparente che parta dal basso a livello culturale ed organizzativo, e che grazie alla chiarezza propositiva riesca a coinvolgere in maniera responsabile ed attiva un numero sempre maggiore di popolazione.
    Avrebbe potuto essere il Movimento 5 Stelle ma evidentemente così non è.

    Riuscirà la società civile ad esprimere il meglio?


    22 febbraio 2016


    Edited by massimofranceschini - 8/11/2018, 15:03
     
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