LETTERA APERTA AL MOVIMENTO CINQUE STELLE

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Io ci ho provato

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    un appello che maturerà in questo


    Ciao, mi chiamo Massimo Franceschini, sono un vostro elettore e posso già dire che vi voterò ancora.
    Ciò premesso mi piacerebbe comunicarvi alcuni punti di vista.

    Premetto che non entro nel blog di Grillo, non ne ho tempo e mi limito a leggere gli aggiornamenti su Facebook.

    Noto con piacere che avete superato brillantemente un momento in cui sembrava che il movimento si stesse appannando, trascinato in beghe di dissidi interni e di altro tipo, a cui ovviamente i media di regime davano grande risalto.

    I vostri spot di fine anno sono centrati e raccontano benissimo un movimento vitale, certo non esente da errori, ma fatto di gente onesta che ci mette la faccia e l'impegno.

    Alcuni di voi sembrano sempre più preparati e così sembra anche abbiate superato il problema di alcune dichiarazioni assai attaccabili di alcuni vostri membri più in vista.

    Questa lettera vuole essere un umile contributo alla nostra causa, che è quella della maggior parte dei cittadini italiani.

    I pericoli che incontra un movimento giovane come il vostro sono vari, soprattutto in un paese come il nostro da sempre pervaso da pulsioni varie, a volte segrete e inconfessabili.

    Abbiamo tali e tante contraddizioni e lati oscuri nella nostra storia, così come nella nostra organizzazione paese, da far tremare i polsi a qualsiasi persona/organizzazione abbia la "malsana" idea di fare qualcosa a riguardo.
    Ma, dato che la storia è spesso fatta da idee considerate malsane, ben venga la nostra lotta.

    I miei consigli riguardano nodi da sciogliere, errori da non fare e direzioni da prendere, onde evitare un possibile non controllo di alcuni meccanismi e un'azione poco produttiva nonostante gli sforzi profusi.

    Elenco numericamente quanto ho da dire, anche per semplicità di esposizione:

    1. Credo che il vostro movimento debba assolutamente dotarsi di un programma politico da presentare agli elettori e successivamente se occorrerà a eventuali alleati, che saranno tali solo se accetteranno il suddetto programma.

    Questo sarà composto di punti da attuare in ordine di importanza/urgenza, ma vi andranno anche descritte le linee guida che si intenderanno attuare nell'affrontare problemi di politica interna e internazionale.

    2. Credo che la norma che vi siete data dei due mandati sia valida, ma sarebbe un peccato veder sprecato il know-how acquisito dai vostri parlamentari; potreste organizzare una "scuola di politica" cinque stelle, in modo da ovviare all'iniziale periodo necessario alla comprensione del farraginoso e labirintico sistema politico italiano.

    3. Non so esattamente come funziona il vostro blog, non ho mai partecipato a nessuna discussione ma, purtroppo, vedo che troppe volte venite attaccati per cose che vengono dette fuori dai denti da chi interviene e che vengono usate in malo modo dai media.

    Forse è il caso di riflettere sul fatto se sia utile e necessario delineare una "deontologia di linguaggio cinque stelle", che non vuole essere censura, ma una responsabilizzazione nei toni e nei termini, degna della forza politica più innovativa, onesta e vitale del paese.

    Mi dispiace ma i toni forti, da qualsiasi parte vengano, Grillo compreso, serviranno forse ad accendere gli animi e creare consensi "di pancia", ma sono manna per i nostri oppositori.

    Non si può pretendere di voler seriamente governare un paese se non si è capaci di governare se stessi.

    Perciò vanno benissimo ironia e sfottò, se fatti entro limiti di civiltà, meno bene attacchi viscerali e personali a persone e istituzioni, liste di proscrizione e gogne mediatiche di vario tipo.

    Il nostro caro Dario Fò è un maestro sull'argomento.

    4. L'ultimo punto si riallaccia al primo e ne è un approfondimento.

    In breve: il problema dell'occidente liberale è il tradimento degli ideali stessi che caratterizzano la ragion d'essere dell'occidente moderno.

    Questi ideali si chiamano DIRITTI UMANI, e vengono continuamente tirati in ballo in modo strumentale fino al punto da giustificare "guerre di pace".

    In questo modo hanno finito per generare una sorte di repulsione-indifferenza fra le persone, quando invece dovrebbero essere la linfa vitale del nostro sentire di uomini e cittadini.

    E' perciò urgente, secondo me, la necessità di creare un programma politico-economico-sociale, basato sui 30 diritti umani.

    L'ideale sarebbe avere esperti nei vari settori che indichino politiche e soluzioni volte al raggiungimento di una società dei diritti umani.

    L'etica dei diritti umani si basa fondamentalmente su 3 cose: DIGNITA', LIBERTA' e RESPONSABILITA' per l'individuo.

    I 30 diritti umani hanno una loro storia e una loro evoluzione, alcuni sembrano avere una ispirazione più "individualista", altri più "collettivista", ma nel loro insieme ci parlano di una società che può e deve coniugare libertà individuali con responsabilità civili, libertà di associazione/impresa e controllo dello Stato.

    Molti saggi, dibattiti, politologi e intellettuali parlano e scrivono su questa crisi degli ideali e degli "ismi" del 900, sulla necessità di superare vecchi stereotipi e divisioni passate.

    Ebbene i 30 diritti umani lo fanno, la soluzione e i principi sono lì da decenni ma purtroppo spesso vengono evocati solo quando sembrano avvalorare interessi di parte.

    Le libertà liberali sono diventate libertà solo per chi se lo può permettere (le grandi lobby che ci governano); con la scusa di contrastare l'ingerenza statale nella vita sociale si lascia libertà di agire finanziariamente per destabilizzare i mercati e di conseguenza il mondo intero.

    Il bilanciamento fra intervento dello stato e iniziative della società civile risiede proprio nei diritti umani.

    Come possiamo tollerare organismi finanziari che giocano a quel grande casinò che è diventato il mercato finanziario, mettendo a rischio la sopravvivenza di individui, aziende e stati?

    Come possiamo tollerare una industria psichiatrico-farmacologica che con evidenze scientifiche pari a zero guadagna miliardi da psicofarmaci (dati ormai da anni anche ai bambini), il cui unico vero scopo non è curare ma avere più clienti e controllare sempre di più farmacologicamente la popolazione?

    Come possiamo tollerare una industria delle armi sostanzialmente privata che ha un mercato globale indipendente dagli interessi di legittima difesa dei vari stati?

    I droni per uso militare sono una clamorosa violazione dei diritti umani, come lo saranno l'avvento prossimo di soldati modificati farmacologicamente e in altri modi.

    Come possiamo tollerare una industria alimentare che ci avvelena lentamente ogni giorno o una industria energetica non coordinata e non volta alla ricerca di energia pulita e a basso costo?

    Questi sono solo alcuni esempi di violazioni dei diritti umani.

    I diritti sono l'anima del nostro essere occidentali, moderni e liberali.

    O lo capiamo e ci diamo da fare per abbattere l'ipocrisia della politica e dell'economia mondiale o non riusciremo a contrastare quello che io chiamo REGIME DI CONTROLLO GLOBALE.

    Scusate per la prolissità ma non sono riuscito ad utilizzare meno spazio, grazie per l'attenzione.


    29 dicembre 2013


    Edited by massimofranceschini - 11/11/2018, 15:37
     
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