VERSO UN FUTURO DELLE DIFFERENZE O DELL’OMOLOGAZIONE MANIPOLATA?

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    vividarte

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    Da qualche galassia lontana...nato a Foligno ma residente a Genova, da sempre interessato alle arti, alla condizione umana ed alla spiritualità

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    Per una cultura liberal-umanista contraria alle manipolazioni in nome della scienza

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    il mio libro, un programma politico ispirato ai Diritti Umani, con delle linee guida sui temi etici quanto mai opportune


    Concordo in pieno con le riflessioni fatte da Diego Fusaro in questo articolo sui transgender, sulla tematica dei diritti civili e dell’uguaglianza, in relazione a quella che lui stesso ho sentito definire “ideologia gender” in una trasmissione su Radio 3.

    L’intervistatrice, evidentemente una “colonna” del giornalismo mainstream, negava l’esistenza di tale ideologia.

    Riguardo ad ogni questione riguardante intolleranze, discriminazioni e salvaguardia della dignità e dei diritti di ogni persona, omosessuali e transgender inclusi, la prima considerazione da fare sarebbe per me ovvia: abbiamo i Diritti Umani che proteggono la dignità di ogni persona, applichiamoli veramente e molti, per non dire tutti, dei problemi che affliggono l’umanità quasi non esisterebbero più, senza bisogno di altre leggi e regolamenti, se non attuativi.

    Sulla questione più specifica, anche se concordo in pieno con il sentire del Fusaro andrei decisamente più a fondo, perché alla base di ciò che permette la confusione sui diritti, sulle libertà, sul caos dovuto alla promozione di quel fenomeno che chiama giustamente “neutralizzazione del diritto alle differenze”, non c’è solo il capitalismo.

    Certo il capitalismo ora diventato mondialista pretende abbattere ogni barriera, anche nazionale, e sta spingendo per, come afferma Fusaro, “imporre un nuovo modello di sessualità neutro e indifferenziato, coerente con il profilo antropologico precarizzato dell’individuo senza identità, modellato dai processi dell’economia finanziarizzata e dalle funzioni del consumo”.

    Oltre al capitalismo finanziario con la sua fame di potere e controllo, oltre all’irresponsabile voglia che ha di giocare al mega casinò del Monopoli mondiale, alla base di tutto ciò abbiamo, secondo me, ben altro.

    Abbiamo una cultura che oltre a proporci queste bestiali manipolazioni, fa sì che le persone non capiscano cosa veramente stia succedendo, quale futuro distopico ci attenda.

    Grazie all’ideologia scientista anestetizzante e “rassicurante”, riusciamo a “digerire” ogni nuova prassi manipolatoria relativa ad ogni aspetto del nostro essere, come si parlasse di quale abito usare la prossima stagione.

    Più precisamente credo che siamo di fronte alla congiunzione di due fenomeni tipici della modernità: materialismo e scientismo, coadiuvati dal tecnicismo, cioè dalla smania moderna di un amorale e “pragmatico liberismo” che pretende poter fare tutto ciò che si può tecnicamente fare, in ogni ambito.

    Il materialismo è alla base della perdita di molti valori, lo scientismo ha di fatto relegato le discipline umanistiche in un innocuo e “timoroso” alveo, il tecnicismo trova sempre meno ostacoli alla sua inarrestabile avanzata.

    Per quanto riguarda l’essere umano i “campioni” di questa tendenza sono da sempre gli psichiatri e molti fra gli esponenti delle “scienze” che iniziano con il prefisso “psico” e “neuro”.

    Le pseudoscienza psichiatrica ha sempre avuto la funzione di incasellare e normalizzare gli individui in maniera più o meno violenta e/o subdola, come avviene oggi con gli psicofarmaci.

    Subdola perché al netto di problemi neurologici appartenenti però alla medicina le cosiddette “malattie mentali”, oggi chiamate più prudentemente in inglese “disorder”, non hanno alla base alcuno squilibrio fisico (malattia), da normalizzare con farmaci.
    Si pretende agire su sintomi appartenenti alla sfera personale, mentale ed emotiva, che trovano la loro origine nelle relazioni dell’individuo, negli accadimenti della sua vita, nelle sue abitudini.

    La psicologia ha spesso la tendenza a giustificare ogni atto, voglia o pulsione che un individuo possa avere con il pretesto dell’autostima, relegando ogni considerazione etica e morale ad un passato “bigotto” e moralista da superare.

    Il neurologo materialista ritiene ogni questione relativa all’identità, alla personalità ed alla consapevolezza un fatto cerebrale, quindi soggetto a variabili che con il libero arbitrio non hanno niente a che vedere.

    L’industria farmaceutica sponsorizza queste aberrazioni para-mediche per fini commerciali e per altri fini più oscuri che hanno a che fare con il controllo.

    Più in generale, lo “scienziato scientista” e materialista non si pone alcun problema nel metter mano in ogni ambito che abbia a che fare con la nostra identità psico-biologica, in ogni stadio ed aspetto, dal concepimento alla morte.

    In questo quadro abbiamo quindi tutte le pratiche, le prassi e le ideologie che sotto l’insegna del “progresso” ci stanno portando ad un futuro distopico di annullamento di tutto ciò che ancora, non si sa per quanto, riteniamo giusto, decente ed umano.

    I “progressisti” ci porteranno ad un futuro di annullamento dell’individuo, paradossalmente mascherato da libertà.

    Si vorrebbe spacciare l’apparente libertà degli atti estremi come quello del cambio di sesso, delle pratiche manipolatorie ed alienanti relative alla procreazione (ben altra cosa è la tematica del testamento biologico e del fine vita), come un paradigma da “integrare” nella cultura umana.

    Sin dalla scuola elementare si insegna il menù sessualità saltando e annullando de facto tutte le esperienze e considerazioni emotive, affettive, morali ed etiche che solo l’esperienza e la socialità possono dare agli individui.

    Dato che siamo tutti diversi, data la cultura imperante, date le problematiche socio-economiche dovute ad un pianeta in mano alla finanza ed alla tecnica, il futuro che si prepara sarà caratterizzato da un estremo controllo culturale, mentale, fisico, militare.

    A questi fenomeni va data una risposta culturale e politica che abbia come unico faro l’etica della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

    Se non ci riusciremo l’evoluzione umana si fermerà, proprio quando crederà di poter volare sulle ali di una tecnica amorale.


    6 marzo 2017
    Per approfondire queste tematiche, di seguito altri miei articoli:
    DIRITTI UMANI E GENDER: COMPRENSIONE, NON MISTIFICAZIONE
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5827218
    DIRITTO AL FUTURO
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5305253
    RIPRENDIAMO IL CONTROLLO SULLE PRETESE DELLA TECNICA
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5295973
    TUTTE LE TRAPPOLE "IDEOLOGICHE" DA CUI LIBERARCI, E L’UNICO MODO PER FARLO RAZIONALMENTE
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5285801
    QUALI DIRITTI CIVILI, PER QUALE FAMIGLIA E PER QUALE FUTURO?
    https://almassimofranco.blogfree.net/?t=5282968


    Edited by massimofranceschini - 12/11/2018, 16:09
     
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  2. Aniello Pennacchio
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    all'imperialismo dell'egoismo va confrontato la metodica dei monaci basiliani di duemila anni
     
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    Purtroppo qui siamo oltre l'egoismo, siamo alla irresponsabile manipolazione della nostra integrità psico-biologica.
     
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2 replies since 6/3/2017, 15:41   541 views
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